© Photo by Alexandra Pace
03.10.2021
Transformations of a complex Body of Water
A conversation with the artist Rossella Biscotti
Can you tell us a little bit about the origin of the project?
The Journey was born from a prize received in 2010 at the International Biennial of Carrara. The prize consisted of a large block of marble extracted from the Michelangelo Quarry, the historic quarry of the Renaissance sculptors. At the time, I was doing research in Lampedusa, which was already the main landing point for migratory flows.
So I was often crossing the Mediterranean for my research and from there came the idea of releasing this block of marble into the centre of the sea. From this simple idea a mechanism was born to explore that area on different levels, imagining the Mediterranean as a stratification of historical, political, geographical and geological meanings. Until 2016, I composed a series of maps of the area, ranging from the division of licences between oil and gas companies to the numerous military operations, from geological maps to maps of cables, wrecks, etc., all of which I was able to do. The Journey culminated in May 2021 in the voyage of a ship from Malta across the central Mediterranean for three and a half days following a route of GPS points, resulting from the research and mapping carried out, to a point where we released the 20 ton block of marble into the sea.
How was the route defined?
He would trace paths and mapping points. For example, it started from Malta and followed some geological rift lines, the Tunisian plateau, and then followed the division lines of oil and gas licenses, reached the points of some marine wrecks, even followed the track made at sea by a turtle released by the NatureTrust in Malta, and again it moved along the Frontex line and through a series of GPS points of the distress calls received from migrant shipwrecks in the Libyan sea then following a constellation of points selected from the Alarm phone organisation's archive.
Like a great multi-voiced song of a liquid territory. Like Chatwin's songlines!
Defining the sea as a public space. Who defined this space, who operates it?
And what was the ship like?
The crew was Filipino, the Mediterranean is crossed by everyone! And travelling with them brought that culture into this project. For example, in terms of sound, I recorded some of the songs in Tagalog, from their karaoke repertoire.
And so you trace out that hybrid Mediterranean on the move, irreducible to any static identity... even that of the states that border it! And what happened after the marble was cast?
The marble is a bit of an excuse to analyse this area. The idea now is to work mainly on sound, so that this ship becomes a kind of ear that listens to what is happening, both under the sea and on the surface, pouring out the perspective and listening to the land from the sea. We also did a series of research in Tunisia, for example on the islands of Kerkennah where we explored the point of view of the fishermen, because this is the only place where the fishermen own a part of the sea. And where we will carry out a series of interviews with activists about the particular ecosystem of these islands and the responsibility for a progressive climate disaster due to mining, for example by the British company Petrofac. We will also record fishermen's songs typical of this area and of the Gulf of Gabes, thus focusing on the ecological and musical component.
And next year The Journey will be presented in Tunis for Between Land and Sea!
The Journey is a performance of a ship navigating a GPS content-related route inspired by time, history and current geopolitical data in an area between Italy, Malta, Tunisia, Libya. The narrative is centred on the decision and consequences of dropping a 20-ton marble block awarded to the artist by the iconic Michelangelo quarry in Carrara, Italy, yet left untouched. Rossella Biscotti uses the block as a mechanism to unpack the political, economic and environmental layers of a complex body of water.
Talk by Rossella Biscotti: The Journey
Tuesday, 19 October 2021, 20:00 — 21:00, Outdoors of Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva
Trasformazioni di un Complesso Corpo d'Acqua
Una conversazione con l’artista Rossella Biscotti
Ci dici qualcosa sull’origine del progetto?
The Journey nasce da un premio ricevuto nel 2010 alla Biennale Internazionale di Carrara. Il premio consisteva in un blocco di marmo di grandi dimensioni estratto dalla Cava Michelangelo, la storica cava degli scultori rinascimentali. In quel periodo stavo facendo ricerche a Lampedusa, già principale punto di approdo dei flussi migratori.
Attraversavo dunque spesso il mediterraneo per le mie ricerche e da lì venne l’idea di rilasciare questo blocco di marmo nel centro del mare. Da questa idea semplice è nato un meccanismo per esplorare quella zona su diversi livelli, immaginando il mediterraneo come una stratificazione di significati storici, politici, geografici e geologici. Fino al 2016 ho composto una serie di mappature dell’area, che andavano dalla divisione delle licenze tra le compagnie oil&gas alle numerose operazioni militari, dalle mappe geologiche a quelle relative a cavi, relitti ecc. The Journey è culminato a maggio 2021 nel viaggio di una nave che da Malta ha attraversato per tre giorni e mezzo il mediterraneo centrale seguendo una rotta di punti GPS, risultata dalle ricerche e mappature effettuate, fino a un punto in cui abbiamo rilasciato il blocco di 20 tonnellate di marmo nel mare.
La rotta come è stata definita?
Tracciava sentieri e punti delle mappature. Ad esempio partiva da Malta e seguiva alcune linee geologiche del rift, le faglie geologiche, il plateau tunisino, e poi seguiva invece le linee di divisione delle licenze di oil&gas, raggiungeva i punti di alcuni relitti marini, addirittura seguiva il tracciato effettuato in mare da una tartaruga rilasciata dal NatureTrust di Malta, e ancora di muoveva sulla linea di Frontex e attraverso una serie di punti GPS delle chiamate di soccorso ricevute dai naufragi di migranti nel mare libico seguendo quindi una costellazione di punti selezionati dall’archivio dell’organizazzione Alarm phone.
Come un grande canto a più voci di un territorio liquido. Come le songlines raccontate da Chatwin.
Definire il mare come spazio pubblico. Chi ha definito questo spazio, chi lo opera?
E l’equipaggio della nave come era composto?
L’equipaggio era filippino, il mediterraneo è attraversato da tutti! E l’aver viaggiato con loro ha portato quella cultura all’interno di questo progetto. Ad esempio, a livello sonoro ho registrato alcune delle canzoni in tagalog, dal loro repertorio di karaoke.
E così tracci quel mediterraneo meticcio e in movimento, irriducibile a qualunque identità statica… perfino a quella dei soli stati che vi si affacciano! E dopo aver gettato il marmo cosa è successo?
Il marmo è un po’ una scusa per analizzare quest’area. L’idea è ora di lavorare principalmente sul sonoro, così da far diventare questa nave una specie di orecchio che ascolta ciò che accade, sia sotto il mare che sulla superficie, riversando la prospettiva e di ascoltare alla terra dal mare. Abbiamo realizzato anche una serie di ricerche in Tunisia, per esempio sulle isole di di Kerkennah dove abbiamo esplorato il punto vista dei pescatori, perché questo è l’unico luogo dove i pescatori possiedono una parte di mare, e a livello legislativo è particolarmente interessante. E dove realizzeremo una serie di interviste con attivisti in particolare sul ecosistema particolare di queste isole e sulla responsabilità’ di un progressivo disastro climatico dovuto alle estrazioni, per esempio della compagnia britannica Petrofac. Registreremo anche dei canti di pescatori tipici di quest’area e della zona del Golfo di Gabes, andando a incentrarci quindi sulla componente ecologica e musicale.
E l’anno prossimo The Journey verrà presentato a Tunisi per Between Land and Sea!
The Journey è una performance di una nave che naviga su un percorso di contenuti GPS ispirato al tempo, alla storia e ai dati geopolitici attuali in un'area tra Italia, Malta, Tunisia, Libia. La narrazione è incentrata sulla decisione e le conseguenze della caduta di un blocco di marmo di 20 tonnellate assegnato all'artista dall iconica cava di Michelangelo a Carrara, Italia, ma rimasto intatto. Rossella Biscotti usa il blocco come un meccanismo per spacchettare gli strati politici, economici e ambientali di un complesso corpo d'acqua.
Talk di Rossella Biscotti: The Journey
Martedì 19 Ottobre 2021, 20:00 — 21:00, Esterno di Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva
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